mercoledì 13 gennaio 2016

Palmer Luckey: jump scare sconsigliato per la VR

Ancora un intervento di Palmer Luckey, il fondatore di Oculus VR. Nel suo ultimo pensiero sconsiglia di inserire nelle esperienze di realtà virtuale i cositddetti "jump scare" ritenendoli un modo rudimentale di coinvolgere l'utente. Un jump scare è il comunemente noto "salto sulla sedia" (o sulla tastiera). 

Uno spavento insomma, e c'è da giurarci che gli amanti dell'horror non terranno conto di  questo suggerimento. Io stesso vi posso assicurare che giocare Alien Isolation con un Oculus Rift DK2 è stata un'autentica esperienza vissuta a tutti gli effetti nell'ansia e nella paura continui e reali come non mai. Per i deboli di cuore un'esperienza in realtà virtuale horror è sicuramente sconsigliata.

Un momento davvero intenso vissuto in realtà virtuale. La schiena diventa tutto un brivido.

2 commenti:

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  2. Confermo l'esperienza autentica "vissuta" sul campo con AI.
    Non credo di ricordare con tale limpidezza dettagli di nessun altro gioco condotto in modo "tradizionale": gli istanti di terrore, la paura di essere scoperto, quella sensazione di perdere la vita, ma anche i singoli dettagli delle pareti metalliche, non più semplici texture. Aggiungo che il coinvolgimento è stato tamente profondo, che mi sembrava persino di sentire gli odori delle lamiere nei corridoi dell'astronave...
    Da provare assolutamente per chi possiede un DK2!

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